giovedì 15 marzo 2012

POSTULATI DI CONVERSAZIONE
Leggendo vari libri e frequentando vari corsi non mi hanno mai spiegato nello specifico cosa sia un postulato di conversazione...
mi dicevano che non è altro che una domanda che richiederebbe una risposta si/no e invece provocano un reazione o un comportamento
es.
sai che ore sono???
ti dispiace chiudere la porta??
puoi aprire gi occhi??
ecc....
quindi a cosa serve una domanda del genere???
come la possimao usare??

3 commenti:

  1. Sono domande che contengono dei presupposti veri. Se è vero qualcosa, sarà vero anche altro.

    SAI CHE ORA SONO?
    Implica che possiedi un orologio o uno strumento a tempo. Implica che sai leggere l'orario e ecc..

    TI DISPIACE CHIUDERE LA PORTA?
    presuppone che ci sia una porta aperta, che la persona possa aprirla, ci si trova in un ambiente che ha un uscio.

    PUOI APRIRE GLI OCCHI?
    Presuppone che hai gli occhi chiusi, che non stai dormendo e che puoi sollevare le palpebre.

    Se dici a qualcuno "chiudi la porta!" questi può rispondere Si, No, o altro.
    In sostanza i postulati oltre a implicare presupposti, eliminano la resistenza.

    I presupposti sono nascosti in quasi tutte le frasi e si possono inserire anche variando il tono di voce. Ad esempio, se replichi: "Sei bravo" e moduli il tono in un certo modo potresti comunicare il contrario. La resistenza impedisce al messaggio di arrivare all'emisfero destro del cervello il quale possiede potenzialità enormemente esagerate. In sostanza tale emisfero può fare quasi qualsiasi cosa, anche eliminare una grave patologia, ma deve essere convinto o più semplicemente programmato.

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  2. per completezza publico questo pezzo:
    "puoi mettere le mani sulle cosce??...questa comunicazione ha la forma di una domanda:una domanda alla quale la risposta letterarmente giusta è si o no.Tuttavia è tipico che questa domanda a risposta si o no rechi in sè la forza del comando che vi è strettamente connesso,vale a dire quello di mettersi le mani sulle cosce.Ricorrendo alla comunicazione indiretta erikson aggira completamente l'ostacolo della resistenza e del controllo,lasciando al cliente la scelta della risposta."
    dal libro : i modelli della tecnica ipnotica di milton erikson

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  3. ora ci possiamo rendere conto delle piccole cose che fanno la grande differenza nella semplice comunizcazione di tutti i giorni a un livello coscente...
    quindi i postulati di conversazione sono delle domande che usiamo comunemente....
    ma a uno stato profondo di ipnosi è giusto o sbagliato fare delle domande al soggetto????
    visto che quello che diciamo è la sua realtà???

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